Il Consiglio dei Ministri ha approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo “Decreto Sostegni”, che introduce misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19.
Cifre e risorse insufficienti secondo le stime di Confesercenti che, sommando i nuovi ristori ai contributi già distribuiti lo scorso anno, abbozza una copertura del 7% delle perdite subìte dalle attività economiche nel 2020. Inoltre, non è previsto alcun contributo per i primi tre mesi del 2021.
Lo scorso anno la pandemia ha causato la perdita di oltre 300 miliardi di fatturato. Sommando le risorse stanziate dal Decreto Sostegni a quelle distribuite precedentemente, si sfiorano appena i 22 miliardi. Una cifra inutile anche a coprire i soli costi fissi: secondo le stime di Confesercenti servirebbero ancora altri 18 miliardi di euro anche solo per recuperare una soglia minima del 10% delle spese.
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Di seguito, le misure urgenti introdotte dal Governo:
Contributi a fondo perduto per circa 3 milioni di imprese e professionisti che nel 2020 hanno perso almeno il 30% del fatturato medio mensile rispetto al 2019. A differenza dei provvedimenti precedenti, i contributi del Decreto Sostegni non saranno erogati con riferimento ai codici Ateco.
L’indennizzo viene parametrato sulla media della perdita mensile tra annualità 2019 e 2020, risarcendo con un indennizzo che varia dal 60% al 20% di tale perdita, secondo le cinque fasce qui riportate.
I contributi saranno erogati dall’Agenzia delle Entrate che eseguirà ex post i controlli.
Sarà possibile effettuare la domande di contributo entro 60 giorni dall’emanazione del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, scegliendo tra bonifico o credito d’imposta.
Sono previsti, quindi, importi da minimo 1.000 euro per le persone fisiche (2.000 per le persone giuridiche) a massimo 150mila euro, per una media circa 3.700 euro per attività.
Per il sostegno alle imprese, è inoltre previsto un intervento diretto a ridurre i costi delle bollette elettriche.
Potranno accedere ai contributi anche le start-up e le imprese nate nel 2020.
Aumento di 1,5 miliardi del Fondo per l’esonero dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti che nel 2020 hanno subìto un calo del reddito superiore al 33% rispetto al 2019.
Ulteriori interventi per i settori gravemente colpiti:
700 milioni sono destinati invece alla montagna, particolarmente danneggiata dalle chiusure invernali, il cui 70% è destinato ai comuni che nel 2019 avevano turisti al triplo dei residenti e il 30% agli altri comuni, maestri e scuole di sci.
Reddito di cittadinanza e di emergenza
Proroga della cassa integrazione:
Proroga blocco licenziamenti:
Inoltre il decreto prevede:
Agli enti locali sono diretti 3,3 miliardi: un miliardo alle Regioni, 250 milioni alle Regioni a statuto speciale, 900 milioni ai Comuni, 100 milioni alle Città metropolitane e alle Province.
Nel provvedimento è prevista la cancellazione di oltre 60 milioni di cartelle esattoriali per un totale di circa due miliardi: in particolare, quelle fino a 5mila euro relative al periodo d’imposta 2000-2010, ma per contribuenti entro il limite di reddito 2019 di 30mila euro.
Proroga della sospensione delle attività di riscossione coattiva fino al 30 aprile.
Sul fronte Covid-19, vengono destinati: