Startup di impresa in Lombardia

Come avviare un bar

Un tempo l'apertura di un pubblico esercizio era subordinata al rilascio di licenze e autorizzazioni. Oggi non è più così e non esistono più, o quasi, limitazioni numeriche all'apertura.

Ovviamente è tutt'oggi necessario rispettare le normative vigenti per la somminstrazione di alimenti e bevande, ma formalmente è sufficiente presentare una SCIA - scegnalazione certificata d'inizio attività e i relativi allegati per poter partire.


Subentro


Una delle formule più comuni per avviare un bar è subentrare ad uno già attivo, rilevandone autorizzazioni, attrezzature, contratti, ecc. attraverso un atto di compravendita.

Anche il contratto di affitto d’azienda è oggi molto diffuso per subentrare in un’attività di somministrazione già avviata, e spesso richiede minori investimenti.

Con questa formula contrattuale il proprietario di un’azienda concede a un terzo soggetto, sulla base di quanto contenuto nel relativo contratto, la conduzione di un pubblico esercizio e delle relative attrezzature sulla base di un canone. La durata e le altre caratteristiche del contratto d’affitto sono lasciate alla libera contrattazione tra le parti.

In ogni modo, per completare l’operazione di subentro in una attività di somministrazione di alimenti e bevande è necessario trasmettere in modo telematico una SCIA - Segnalazione Certificata di Inizio Attività - al SUAP - Sportello Unico Attività Produttive.


Nuovo


Le apertura di pubblici esercizi non sono sottoposte a limitazioni numeriche. Pertanto, se si fanno i passi giusti, non dovrebbero sussistere problemi all’avvio di un ristorante.

Tuttavia i comuni possono adottare provvedimenti di regolamentazione delle aperture, introducendo divieti o limitazioni.

I motivi su cui si possono basare i comuni devono essere riconducibili a questioni di “sostenibilità ambientale, sociale e di viabilità, che rendano impossibile consentire ulteriori flussi di pubblico nella zona senza incidere in modo gravemente negativo sui meccanismi di controllo, in particolare per il consumo di alcolici, e senza ledere il diritto dei residenti alla vivibilità del territorio e alla normale mobilità”.

Inoltre, resta ferma la finalità di tutela e salvaguardia delle zone di pregio artistico, storico, architettonico e ambientale.

È bene dunque valutare l’esistenza di vincoli, in via preventiva e caso per caso, prima di procedere alla stipula di qualsiasi contratto di affitto dei locali.

Per avviare il ristorante è poi necessario trasmettere in modo telematico, all’effettiva apertura dell’esercizio, una SCIA - Segnalazione Certificata di Inizio Attività - al SUAP - Sportello Unico Attività Produttive.

Gli esperti IOAPRO ti accompagneranno anche in questo adempimento.